METTIAMOCI IN GIOCO:
I RAGAZZI DELLA
“SALVEMINI” PRIMEGGIANO NELLE GARE
LIBRINGIOCO E ORIENTALIBRI
“Giocare
è una cosa seria”, perché giocare significa mettersi in gioco, imparare a
vivere, a competere con gli altri, all’interno di regole condivise. Far
diventare un libro un gioco è uno dei modi per avvicinare i ragazzi alla
lettura, per provare a far amare i libri, rendendoli parte delle loro vite,
dimostrando loro, attraverso una serie attività piacevoli, che leggere è bello,
e che può essere naturale e facile. Questa è la “mission” della Manifestazione
“Noi… alla festa del libro”, che vede il nostro Istituto comprensivo quale
scuola capofila nel progetto in rete “Una biblioteca...per crescere” con le scuole primarie e secondarie di 1° grado della
città di Andria, una manifestazione giunta alla decima edizione. Il progetto, in
concomitanza della campagna nazionale di promozione alla lettura “Il maggio dei
libri”, vuol essere un momento di riflessione, attraverso esperienze concrete
di condivisone di libri e di letture, per lettori e non lettori, in un clima
gioiosamente festoso. Mostre di libri realizzati dagli alunni, animazioni,
attività laboratoriali di costruzione di libri, corsi di fumetto, incontri con
autori e illustratori, stand espositivi, conferenze, spettacoli, parole appese
a un filo, raccolta di pensieri parole e poesie. Queste sono alcune delle
attività che continuano ad attrarre, interessare, incuriosire, appassionare,
accendere il piacere della lettura. I ragazzi della scuola
secondaria di 1° grado “Salvemini” si sono classificati al 2° POSTO nella gara dell’ORIENTALIBRI, gara organizzata secondo
il modello dell’Orienteering, nel centro storico di Andria ed al 1° POSTO nella
gara di lettura, che ha visto la partecipazione
straordinaria dell’autrice Annalisa Strada, vincitrice del Premio Andersen nel 2014
e del Premio Cento nel 2017.
Il gruppo, composto da alcuni
alunni della 1 A e della 1 B, si è appassionato alle gare, soprattutto si sono
molto entusiasmati alla lettura del libro di Annalisa Strada “OK… PANICO”, in
particolare ai personaggi e alle loro
storie; anche i ragazzi che hanno difficoltà nella lettura o che non amano
leggere, hanno confessato (ad esperienza conclusa) di aver apprezzato i momenti
di lettura e di condivisione, chiedendo espressamente di ripetere l’esperienza
il prossimo anno scolastico.
“L’esperienza, vissuta insieme
ci ha permesso di condividere non solo il nostro tempo, ma anche le nostre
idee, le nostre riflessioni e la nostra allegria”. (Angelica)
“Mi sono appassionata alle
storie di tutti i protagonisti di questo libro, e voglio comprare FUORICLASSE
perché continua a raccontare di Fabio,
Miranda, Soraya, Basilio, Patrick e Filippo!”.“È un libro divertente che
racconta il mondo della scuola media, soprattutto di professori e studenti alle
prese con situazioni incredibili”. ( Margherita)“Non mi piace leggere, i libri
sono noiosi, questo invece è bello perché parla di ragazzi come me”. (Michele)
“Abbiamo imparato a stare
insieme, in armonia,imparando, soprattutto meritandoci il 1° posto”. (Mattia)“Le prove sono state molto
impegnative ma divertenti, soprattutto quando abbiamo drammatizzato due
capitoli del libro OK…panico. Quanto mi sono divertita”. (Marika)
“Veramente una bellissima
esperienza. Soprattutto mi è piaciuto uscire dalla mia aula per andare in
biblioteca a leggere il libro tutti insieme. Il tempo correva velocemente”. (Francesco)
“Abbiamo dovuto superare
difficili prove, non è stato facile farlo insieme, sono contento perché ci
siamo riusciti. Io ho dato il massimo. Il libro è molto bello, la scrittrice
molto brava, perché fa venir voglia di continuare a leggere”. (Michele) “All’ inizio non volevamo
partecipare, ci spaventavano le gare di lettura, avere altri compiti per casa,
leggere il libro… Invece leggere il libro è stato semplice, la paura delle
prove era tantissima, soprattutto di sbagliare e di far perder la mia squadra.
Le nostre professoresse ci hanno sempre calmate, dicendo che prima di tutto
dovevamo divertirci e rilassarci. Ed è andato tutto bene. Come avevano detto
loro”. (Arianna e Alessandra)
“Mi piace fare le gare, mi
piace vincere. Non mi piace studiare e leggere però mi piace giocare con i miei
compagni. Non mi piace perdere o fare brutte figure, per questo non volevo far
parte del gruppo. I miei compagni e professori mi hanno convinto, ed ora sono
contento perché siamo stati fortissimi. (Riccardo) “È stato bellissimo, dopo aver
letto insieme il libro e aver vinto, conoscere e parlare con l’autrice”.
(Tiziana) “Il
libro è pieno di situazioni
divertenti, di professori strani, di ragazzi con gli stessi nostri problemi. È
proprio vero che il Paradiso alle medie non esiste.” (Giuseppe)
“Giocare con i miei amici per
il centro storico di Andria con la cartina e la sacca con i libri è stato
bello. Alcune prove erano difficili, però insieme le abbiamo superate tutte
benissimo.” (Graziana)
“Dopo questa esperienza ho capito che leggere
è divertente, soprattutto quando poi devi metterti alla prova con altri ragazzi
di altre scuole. Abbiamo lavorato tanto a casa e a scuola, però ci siamo anche
divertiti tantissimo durante le due gare. Anche se siamo di due classi diverse,
ci siamo trovati bene insieme, grazie all’aiuto delle professoresse”.
(Angelica)
“Chissà perché alcune volte a
scuola il tempo non passa mai, mentre altre volte va via velocemente. Ed è
quello che è successo per questo progetto. Ed io che volevo continuasse
ancora…” (Marianna) 2°D